Grazie alla sua posizione, la Giordania gode di una straordinaria ricchezza culturale, paesaggistica e storica. Chi l’ha visitata è rimasto affascinato e abbagliato dai canyon scolpiti nel tempo, dai silenziosi deserti rocciosi che hanno ospitato per secoli le silenziose carovane dei mercanti di incenso, dai resti delle antiche civiltà nabatee e dai luoghi oggetto di famosi eventi biblici.
Primo fra tutti Petra, città dalle antiche origini, fu prima insediamento Edomita per poi divenire la capitale del regno Nabateo. Da sempre frequentata dai Bizantini e dai Romani, attorno al VII secolo fu abbandonata e frequentata solo dalle famiglie nomadi beduine, che abitavano le stanze scavate nella roccia arenaria. Solamente nei primi anni del 1800, il sito fu riscoperto dall’archeologo svizzero J.L. Burckhardt. Oggi, le facciate scolpite nella roccia fanno di Petra una delle sette meraviglie del mondo moderno e monumento unico nel suo genere. Infine, dal 1985 è inserito nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Thanks to its location, Jordan enjoys an extraordinary cultural, landscape and historical richness. Those who have visited it have been fascinated and dazzled by the canyons carved over time, by the silent rocky deserts that have hosted the silent caravans of incense merchants for centuries, by the remains of the ancient Nabataean civilizations and by the places subject to famous biblical events.
First of all Petra, a city of ancient origins, was first an Edomite settlement and then became the capital of the Nabataean kingdom. Always frequented by the Byzantines and the Romans, around the seventh century it was abandoned and frequented only by nomadic Bedouin families, who lived in the rooms carved into the sandstone rock. Only in the early 1800s, the site was rediscovered by the Swiss archaeologist J.L. Burckhardt. Today, the rock-cut facades make Petra one of the Seven Wonders of the Modern World and a one-of-a-kind monument. Finally, since 1985 it has been included in the UNESCO World Heritage List.